venerdì 24 dicembre 2010

Il progetto del percorso ciclo pedonale presentato agli abitanti di via Terminon

Giovedì 23 dicembre 2010, presso la sala consigliare del Comune di Castegnero, il Sindaco Campagnolo ha illustrato alla ventina di abitanti di via Terminon convenuti, il progetto del percorso "ciclo pedonale" (come si chiama ora, invece di "pedociclabile") per la stessa via.

Dopo un avvio un po' movimentato della serata, dovuto a richieste riguardanti argomenti che nulla avevano a che fare con l'argomento in oggetto (fognature, essenzialmente), il Sindaco ha chiarito che il Comune ha deciso di procedere assumendosi per il momento l'onere completo del finanziamento del progetto, in modo da far partire i lavoro nel 2011, e contando poi di recuperare una parte della cifra grazie ai contributi di altri enti (Provincia, in primis).
Ha poi ringraziato Chiara e Daniele Binaghi e Federico Cervellin per essersi spesi nella raccolta di firme per la petizione che è poi stata presentata al Comune, lasciando infine la parola al progettista, ing. Daniele Guarda.
Questi ha chiarito quali sono state i criteri a cui si è attenuto:
  • non andare ad interferire con le attuali recinzioni, per quanto possibile;
  • creare un percorso quanto più possibile ciclabile, dato che per una pista ciclabile vera e propria non ci sarebbero stati i soldi per gli espropri necessari;
  • la larghezza di 1,50 m lungo tutto il percorso permette di rispettare i confini, e al contempo di realizzare pure la fascia di rispetto (rispettivamente 50 cm di cordolo e 40 cm di scolina per le acque);
  • l'amministrazione ha proposto che i privati cedano gratuitamente le parti esterne alle loro recinzioni, abbattendo quindi i costi;
  • un cavo Telecom molto importante è presente lungo la strada, per un tratto (quello più vicino al centro paese) sul lato direzione Villaganzerla, e per un secondo tratto sul lato direzione Montegalda; tale cavo, per essere spostato, comporterebbe probabilmente ritardi enormi sulla tempistica dei lavori; mentre se si decidesse di realizzarvi sopra il percorso, comporterebbe tutta una serie di protezioni particolari che aumenterebbero notevolmente i costi.
Si è perciò pensato di realizzare un attraversamento, individuato approssimativamente tra le abitazioni di Campagnolo (padre del Sindaco) e Centomo, per connettere un primo pezzo di percorso sul lato direzione Montegalda con un secondo pezzo sul lato direzione Villaganzerla.

Il signor Enzo Dall'Igna afferma a questo punto che, se non viene prima realizzata la fognatura e non vengono installati dei limitatori di velocità, lui non ha alcuna intenzione di cedere il terreno; il Sindaco gli risponde che in tal caso si dovrà allora procedere con un esproprio. L'ingegner Guarda fa notare che la provincia ha tutto l'interesse a che venga creata un percorso pedonale sulla strada provinciale, mentre più difficilmente investirebbe nella realizzazione di una condotta fognaria.

Uscito il Dall'Igna, e tornati al tema della serata, l'ingegner Guarda spiega che la larghezza del percorso dovrebbe necessariamente essere variabile, adattandosi alle attuali esistenti recinzioni. In alcuni punti ci sarebbero infatti più dei 1,5 m minimi progettati. Conferma inoltre che il progetto non prevederebbe un allacciamento a via Cortelunga, come invece richiesto nella petizione.

I signori Bettinardi, abitanti in fondo a via Terminon, dicono di essere interessati ad un prolungamento del percorso fin dopo la curva, e che sarebbero disponibili a cedere anche una parte del loro terreno nel caso fosse necessario per mancanza di spazio all'interno dell'attuale recinzione. Daniele fa presente che tale disponibilità va tenuta in considerazione, anche perché permetterebbe di poter servire anche tutti gli abitanti di via Cortelunga. Il Sindaco conferma che la riunione odierna serve proprio per verificare la disponibilità dei proprietari, poi si proseguirà con i lavori.

Il Sindaco afferma poi che:
  • l'attraversamento della strada non sarà a raso, ma piuttosto rialzato (Daniele fa notare che è bene che si preveda un rialzo, per ottenere un effetto rallentante sui veicoli di passaggio), differentemente da quanto invece realizzato lungo la Riviera Berica nei pressi della nuova rotatoria (dove si è seguita una decisione comune a tutti gli attraversamenti di quella ciclabile);
  • il percorso sarà ciclo-pedonale, ovvero sarà garantita su di esso la possibilità di utilizzo delle biciclette (punto importante, perché come Daniele ricorda lo stesso Sindaco in precedenza si era detto contrario all'utilizzo dei marciapiedi da parte di ciclisti).
L'ingegner Guarda aggiunge. rispondendo a richieste di alcuni dei presenti, che la sosta temporanea di veicoli deve essere, appunto, temporanea, e si deve comunque lasciare uno spazio sufficiente al passaggio degli utilizzatori del percorso.

A questo punto Giancarlo Zordan e Paolo Sassaro chiedono che fine farà la parte esterna delle loro recinzione, perché vogliono mantenere i loro "diritti" di parcheggio pregressi; mentre la situazione del Sassaro sembra risolversi bene, il Zordan afferma di non essere intenzionato a rinunciare al "suo" parcheggio (che, sue parole, al momento investe sì una parte della provinciale, ma per il quale avrebbe avuto autorizzazione dalla Provincia stessa), e quindi di non voler cedere il suo terreno.

Il Sindaco prende atto della cosa, dichiarando che vedrà di parlare con i singoli interessati per cercare di addivenire ad una soluzione che non implichi l'esproprio; e che se non si riuscisse a venirne fuori, si tornerebbe al progetto iniziale, ovvero la realizzazione dell'intero percorso sul lato verso Montegalda (anche se questo comporterebbe le problematiche già discusse relative al cavo Telecom).

I singoli convenuti passano poi all'esame del percorso per le parti che li riguardano più da vicino, con assicurazione da parte dell'ingegnere che in casi di ridotta larghezza dello spazio si valuterà caso per caso cercando di aggiustare la situazione.

L'ultima dichiarazione del Sindaco riguarda le tempistiche: se si procedesse senza intoppi, si prevede di dare gli appalti in primavera e quindi cominciare i lavori durante l'estate, sperando poi di poterli concludere entro l'inverno 2011 o, al più tardi, entro la primavera 2012.


Fin qui, la cronaca. Il commento di chi scrive è che è incredibile come molti (non tutti, per fortuna) dimostrino nulla lungimiranza e senso del bene pubblico, guardando solo alle piccole acquisizioni di "diritti" (quanto poi lo siano, è tutto da dimostrare: vantare proprietà solo perché fino ad ora si è usata una porzione di strada provinciale per i propri comodi è una cosa, averla veramente è un'altra) che hanno saputo realizzare fino ad oggi. Qualcuno si è spinto fino a dire: "beh, in fin dei conti a me cosa interessa un percorso del genere, le mie figlie ormai sono grandi e non c'è più bisogno di spingere la carrozzina?!". Al pensare di aver preso freddo per raccogliere firme anche per gente così, perché anche loro potessero un giorno camminare più al sicuro su questa strada, e poi sentire questi discorsi, verrebbe davvero voglia di mandarli tutti al diavolo, o peggio...

1 commento:

  1. Via Terminon è diventata una pista, tutti corrono e nessuno controlla

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