martedì 22 luglio 2008

La lettera di osservazioni sul P.A.T.

Egregi signori Sindaco, Assessore ed architetto,

in seguito a quanto esposto durante l'assemblea pubblica del 7 luglio u.s., per la quale tra l'altro vi ringraziamo perché, come ricordato dal Sindaco, si trattava di un passo non reso necessariamente obbligatorio dalla legge sulla via delle definizione del P.A.T., vi scriviamo per meglio esporre la nostra richiesta di riconsiderare il tracciato attualmente previsto per la pista pedociclabile in via Terminon.

Secondo quanto spiegato durante la suddetta assemblea, attualmente nel P.A.T. sarebbe previsto un percorso pedociclabile (inserito nel piano della cosiddetta "mobilità dolce", così definita dai vostri tecnici) che da via Piave percorre all'incirca solo la metà di via Terminon, interrompendosi approssimativamente tra i civici 74 e 76. Tale scelta, giustificata dal Sindaco come legata alla possibilità di far effettuare i lavori in perequazione per opere di edificazione privata nella zona di via Poma/via Piave, è a nostro parere molto pericolosa per i futuri utenti del percorso in oggetto, che si troverebbero di punto in bianco a passare da un percorso protetto al traffico della SP16 (pensiamo, in particolare, ai bambini, ma non solo); oltre a ciò, tale tracciato non verrebbe assolutamente incontro alle esigenze rappresentate dagli abitanti di via Terminon e via Cortelunga per mezzo della petizione presentata nel dicembre scorso, che lamentano la pericolosità del tratto di SP16 e chiedono la messa in sicurezza dello stesso per pedoni e ciclisti.

Di tale scelta non capiamo poi neppure la ragione d'essere: a quanto ci risulta, le indicazioni del P.A.T. non devono essere necessariamente legate alle modalità di finanziamento, come invece è parso di capire durante la detta assemblea. Riteniamo corretta la scelta dell'Amministrazione Comunale di non sovresporsi economicamente e di voler approfittare di tutti i vantaggi economici ottenibili con la scelta della procedura di perequazione; nondimeno, facciamo presente che non si può legare la sicurezza dei cittadini delle vie Terminon e Cortelunga alle possibili scelte di privati che vogliano o meno edificare nella zona prevista.

Dato che nulla impedirebbe di realizzare l'opera a stralci, la scelta di inserire l'intero tracciato richiesto dai firmatari della petizione (invece che solo una sua parte) nel P.A.T. permetterebbe di evitare, nel momento in cui l'Amministrazione decidesse di procedere alla realizzazione, la necessità di adottare una variante con tutte le conseguenze del caso (tempi burocratici a parte). Il fatto poi che solo una parte della pista pedociclabile sia attualmente oggetto di perequazione non dovrebbe essere un impedimento, in quanto durante l'esecuzione di un' opera pubblica possono sempre essere fatte le cosiddette "perizie suppletive", certamente motivate sia dall'organo politico che dal responsabile del procedimento.

Come rappresentato già durante la presentazione della petizione, riteniamo quindi più utile, anche in nome del tante volte citato "sviluppo sostenibile", un impegno da parte del Comune per la messa in sicurezza di tutta la via Terminon, fino all'innesto su Cortelunga; Comune che, quindi, dovrebbe intervenire direttamente per la parte non realizzabile in perequazione. Chiediamo quanto meno l'inserimento dell'intero tratto, e non solo di una parte, nel P.A.T., per le motivazioni sopra esplicitate.

Speriamo vogliate tener conto di queste osservazioni, e rivedere la parte del Piano interessata.

In attesa di una risposta, salutiamo distintamente.

i promotori della petizione

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