martedì 16 ottobre 2012

La sparizione dell'attraversamento pedonale rialzato - 4a parte

Alla fine, siamo riusciti ad incontrarci con il Sindaco: domenica, di ritorno da altri impegni, ha fatto un salto a casa nostra.

Gli abbiamo spiegato le motivazioni per cui volevamo parlargli, ovvero che la variazione apportata al progetto senza informarcene in alcun modo ha reso del tutto inutili - per gli scopi che ci si era prefissi, in accordo con il progettista e l'amministrazione comunale - sia il marciapiede che l'attraversamento pedonale.
Il Sindaco ha spiegato che, avendo dovuto affrontare molti altri problemi, a causa delle richieste di singoli frontisti che avevano messo in campo un sistema ostruzionistico che rischiava di bloccare tutto ad libitum (al riguardo, vedansi alcuni dei post precedenti), ad un certo punto è andato avanti "a testa bassa" (sic!) per portare all'appalto l'opera. Dimostrando poi di non capire quanto gli dicevamo, si è scusato se il non informarci ci aveva offeso.

Abbiamo cercato di fargli capire l'inutilità della spesa per qualcosa che ormai non servirà più a rallentare la velocità delle macchine, e che non verrebbe affatto utilizzata (saremmo in tre famiglie ad avere accesso a quel marciapiede; e nessuna delle madri con bambini piccoli si azzarderebbe a far attraversare da soli i propri bambini su delle semplici strisce dipinte sull'asfalto, visto che nulla porrebbe un freno al procedere del traffico). Non sono sicuro che ci siamo riusciti, ma alla fine il Sindaco ha proposto un incontro (da organizzarsi entro un paio di settimane) al quale sia presente anche il progettista per discutere delle conseguenze della variazione e della nostra eventuale decisione di non concedere al Comune il tratto di ciglio su cui andrebbe costruito il marciapiede.

Restiamo quindi in attesa di tale incontro; certo che, se solo fosse stato organizzato prima dell'approvazione del nuovo progetto (magari, quando ancora si stava rimettendo mano allo stesso a causa delle problematiche di cui sopra), si sarebbe potuto cercare di risolvere fattivamente il problema, invece di trovarsi ora a parlare dell'insostenibile leggerezza dell'inutile (citazione, ma ogni tanto un po' di cultura fa bene...)

giovedì 11 ottobre 2012

La sparizione dell'attraversamento pedonale rialzato (3a parte)

Ecco il testo del messaggio inviato questa mattina al geometra Alberto Magnabosco, responsabile dell'Ufficio Concessioni e Autorizzazioni di Vi.Abilità, l'agenzia che si occupa delle strade provinciali:

Buongiorno.
Sono Daniele Binaghi, ed abito in via Terminon 75, a Villaganzerla di Castegnero. La mia strada, tratto della SP14, è interessata dal progetto di realizzazione di un percorso protetto, ciclopedonale, realizzato dal Comune di Castegnero.

In data 26/01/2012, il Comune ha presentato a Vi.Abilità istanza al riguardo del progetto, protocollata n° 1114, e in data 23 febbraio 2012 il suo ufficio ha risposto con la lettera protocollata 002452, richiedendo tra le altre cose l'"eliminazione della piattaforma rialzata prevista in corrispondenza dell'attraversamento pedonale".

Non sono al corrente degli eventuali chiarimenti che vi sono stati dati dal Comune di Castegnero al riguardo, ma tale attraversamento pedonale era stato previsto con il SOLO scopo di realizzare un rallentatore di velocità per il traffico, che purtroppo scorre in via Terminon a velocità particolarmente sostenuta. L'eliminazione del rialzo, e la sostituzione dello stesso con un attraversamento a raso, vanificherebbe COMPLETAMENTE tale scopo, giacchè le da voi suggerite "segnaletica verticale di conferma e di preavviso" certo non servirebbero a rallentare la velocità di chi dei limiti se ne infischia (la zona è ovviamente dotata di segnali per il limite dei 50 Km/h, ma non per questo i conduttori si attendono a tale indicazione); come conseguenza, il rischio per pedoni e ciclisti e frontisti resterebbe immutato.

Dato che l'idea dell'attraversamento pedonale rialzato era nata dopo che il Comune aveva scartato altre ipotesi (quali quelle degli autovelox), e appoggiata dal progettista che ci aveva spiegato quanto, pur trattandosi di strada provinciale, NON esiste una normativa specifica che vieti l'inserimento di tali manufatti su strade di tale importanza, vorrei chiederle di spiegarmi le motivazioni per le quali avete richiesto l'eliminazione di tale manufatto, se sia possibile un ripensamento in base alle motivazioni che le è ho fornito e suoi eventuali suggerimenti per introdurre dei sistemi (a questo punto, accettabili da Vi.Abilità) per ridurre effettivamente la velocità nella strada in oggetto.

Ringraziandola anticipatamente, porgo cordiali saluti.

La lettera è stata ricevuta alle 10:35 di oggi, ora attendiamo la risposta...

mercoledì 10 ottobre 2012

La sparizione dell'attraversamento pedonale rialzato (2a parte)

Stamattina ho fatto visita all'Ufficio Tecnico del Comune di Castegnero.
Mi è stata confermata la presenza della risposta da parte dei Vigili Urbani di Longare (quella citata nel post di ieri, e che chiedeva l'"eliminazione della piattaforma rialzata prevista in corrispondenza dell'attraversamento pedonale"), del 12 aprile 2012 (le date sono importanti).
Poi, mi è stata mostrata (e fatta copia) anche una risposta ottenuta da Vi.Abilità, la società che si occupa delle strade della provincia di Vicenza (via Terminon è anche SP14, come sapete), con la stessa dicitura ("eliminazione della piattaforma rialzata prevista in corrispondenza dell'attraversamento pedonale") e portante la data del 23 febbraio 2012.

23 febbraio 2012!!!

Vuol dire che, da febbraio, il Comune sapeva che l'attraversamento pedonale non si sarebbe potuto mantenere rialzato, e questo cambiava completamente l'utilità dello stesso, così com'era stata pensata da noi assieme al Comune ed al progettista. Il Comune, ed il Sindaco, non hanno però ritenuto importante informarcene, neppure sapendo che si sarebbe dovuta apportare un'importante modifica al progetto, le cui integrazioni ovviamente Vi.Abilità ed i vigili avrebbero voluto vedere prima di dare il loro nulla osta. E sono passati, con bella faccia tosta, a raccogliere firme e intenti dai frontisti, ignari di tutto quanto (per la verità, non tutti ne erano ignari: il nostro vicino Lorenzo S. aveva ricevuto dal Sindaco informazione della cosa, mentre noi, che gli abitiamo di fronte, non abbiamo avuto l'onore di tale comunicazione).

Il progetto definitivo, sempre stando a quanto dettomi in Ufficio Tecnico, è stato approvato in luglio. Siamo ad ottobre. Anche in questi 3 mesi, sicuramente complici le ferie ed i troppi impegni istituzionali, nessuno si è degnato di informare delle modifiche che - mi ripeto - non sono di poca cosa: quell'attraversamento pedonale serviva SOLO per giustificare il dosso rallentatore, e non per una qualche altra utilità; togliendo il dosso, viene a cadere tutto il palco.

Conseguenze? Facciamo due conti, a spanne: l'opera appaltata costerà circa 150000 euri, per una lunghezza complessiva di 423 metri. Dato che il marciapiede (reso inutile dall'abolizione del rialzamento) è lungo 32 metri, ammettendo che si possa fare una proporzione diretta (ovviamente, i costi andrebbero computati in modo diverso, ma non siamo tecnici e qui si lavora a spanne), non realizzare il marciapiede permetterebbe di risparmiare 11347 euri e spiccioli. Questo, in un Comune che ha introdotto una tassa annuale per l'uso del pullmino della scuola, perché i tempi sono di ristrettezze economiche!!! Sarebbe bastato che il Sindaco avesse detto "guardate, mi spiace davvero, abbiamo fatto tutto il possibile ma purtroppo ci hanno detto che non possiamo fare l'attraversamento rialzato; cosa dite, continuiamo con il nostro progetto iniziale, o lo modifichiamo ed eliminiamo la spesa inutile del marciapiede?", e avrebbe avuto una decina di migliaia di euri in più in cassa.

Ma no, il suo atteggiamento è "noi non siamo tenuti ad informarvi!"...  chissà se la Corte dei Conti sarebbe d'accordo, sulle conseguenze economiche di questa affermazione...

Comunque, proverò a scrivere al responsabile dell'Ufficio Concessioni e Autorizzazione di Vi.Abilità, geom. Alberto Magnabosco, per sapere quali motivazioni hanno spinto il suo ufficio a porre quella clausola, e per spiegargli le motivazioni per le quali era stato introdotto quel dosso. Credo ci sia poco da fare, ormai (ma che strano...), dato che il progetto è stato appaltato e i lavori dovrebbero iniziare, almeno ufficiosamente, il 22 ottobre, per poi proseguire nei mesi invernali e - auspicabilmente - terminare all'inizio della primavera, quando sarà possibile asfaltare il nuovo percorso.

E l'attraversamento pedonale? Tutto da vedere, perché la mia famiglia credo ritirerà la disponibilità a cedere il pezzo di fossato antistante casa nostra, a questo punto, dato che il marciapiede ora sarebbe completamente inutile, e che è inoltre stata ingannata dall'Amministrazione Comunale. E, senza marciapiede, cadono completamente i presupposti per realizzare l'attraversamento pedonale. Con buona pace di Lorenzo, che non avrà più i lampioni vicino a casa, e di tutti quelli che abitano in questa via, che potranno continuare a godersi il veloce passaggio di macchine ed altri veicoli. La ditta che ha vinto l'appalto si arrabbierà? Se la vedano con chi non ha parlato con i cittadini, perché "non è tenuto a farlo"...

martedì 9 ottobre 2012

La sparizione dell'attraversamento pedonale rialzato

Due giorni fa, il nostro dirimpettaio Lorenzo S. è venuto a farci visita per chiedere un parere sul tipo di illuminazione prevista dal progetto del percorso protetto nel punto dell'attraversamento pedonale. Guardando le carte, ho notato che tale attraversamento pedonale veniva ora indicato come "attraversamento pedonale 'a raso' stampato 'street print'".

WHAT?

Ho chiesto chiarimenti, e Lorenzo mi ha mostrato alcune carte che aveva richiesto all'Ufficio Tecnico del Comune alcuni giorni prima (e che non poteva lasciarmi in copia non sapendo se ne era autorizzato - il tecnico del Comune mi ha poi detto che, essendo documenti pubblici, non c'è motivo per cui non si possa farne copia), tra le quali era una prescrizione dei Vigili Urbani di Longare (competenti per territorio) nel quale si chiedeva l'"eliminazione della piattaforma rialzata prevista in corrispondenza dell'attraversamento pedonale". La lettera, per la quale rimane il dubbio se sia vincolante o meno (il Sindaco, in seguito, ha detto che "quello che dicono i vigili non ha alcuna importanza"... sic!), porta la data del 13/04/2012. Ovvero, precedente al momento in cui il Sindaco stesso è passato a chiedere ai frontisti di firmare un foglio in cui si impegnavano a cedere le loro parti di terreno adiacente alla strada, sulla base di un progetto che ovviamente era già cambiato, e senza avvertirne i diretti interessati (e non so da voi, ma se uno mi fa firmare un contratto di acquisto di una Fiat Duna facendomi pensare che si tratti di una Porche a casa mia si chiama truffa).

Ne abbiamo parlato in famiglia, e siamo tutti concordi col fatto che quella modifica toglie completamente significato all'attraversamento pedonale, nato come unico mezzo lecito per costringere il traffico a rallentare; a nulla servirebbero, contro chi già se ne infischia dei limiti di velocità, i segnalatori visivi e, eventualmente, acustici obbligatori per tale attraversamento. Ho perciò chiamato il Sindaco per chiedergli un incontro urgente per discutere della faccenda, e mi sono sentito dire - tra l'altro - "ma cosa stai dicendo?" "cazzo!" "avvisarvi? noi non siamo tenuti ad avvisarvi!" e altre cortesi amenità similari (e poi si lamentano per il mancato rispetto per le istituzioni... fossero loro le prime a rispettare...); comunque, essendo il Sindaco via nei giorni di mercoledì e giovedì, ci siamo dati appuntamento per venerdì, sperando di poterci incontare.

Domani andrò in Ufficio Tecnico, e vediamo di capirci qualcosa di più...