mercoledì 29 dicembre 2010

Incontro con il sindaco per valutare come far proseguire il progetto

Ieri sera si è tenuto un incontro tra il Sindaco di Castegnero e alcuni degli abitanti di via Terminon, firmatari della petizione del 2007. Il tema era l'analisi delle possibili alternative per il progetto, dopo le prese di posizione di alcuni degli abitanti di via Terminon durante l'assemblea pubblica della scorsa settimana.

Vista la posizione ostruzionistica di almeno due frontisti, il Sindaco ha fatto presente che se si dovesse procedere con gli espropri si rischierebbe di procrastinare troppo il progetto, perdendo i possibili contributi da altri enti.La soluzione che proponeva era quindi quella di riportare il percorso ciclo-pedonale sul lato della strada direzione Montegalda, fino a raggiungere l'abitazione della famiglia Possia, per poi realizzare un attraversamento rialzato e proseguire sul lato opposto fino alla proprietà (esclusa) di Giancarlo Zordan. Questo perché, a sua detta, non è possibile richiedere a Telecom lo spostamento del famoso cavo interrato in tempi men che biblici.

Tutti d'accordo sulla prima parte (proseguimento fino a casa Possia), mentre per la seconda parte ci sono state varie opinioni: alcuni dei frontisti interessati dal secondo tratto hanno fatto presente che, per un pezzo così breve, forse non conviene realizzare un percorso ciclo-pedonale, ma un semplice marciapiede, che avrebbe il beneficio di richiedere minore ampiezza (mancherebbe infatti il cordolo di sicurezza di 50 cm) e risolverebbe anche i problemi di spazio che proprio in quel tratto erano stati individuati; in più, dovrebbe costare un po' di meno del percorso ciclo-pedonale. Ovviamente, nell'auspicio di poter proseguire il percorso ciclo-pedonale vero e proprio sul lato originale. Daniele Binaghi fa presente che, posto che si facciano le opportune verifiche con il consorzio che si occupa dei fossati e con il proprietario del terreno (sempre il citato Zordan), una possibile soluzione al problema del cavo interrato sarebbe quella di spostare il fossato oltre il cavo, lasciando una zona di rispetto di almeno un metro tra il nuovo fossato e quello precedente intombinato, sovrastato dal percorso ciclo-pedonale. Il Sindaco dichiara che la proposta per il marciapiede gli pare una cosa buona, e che la sottoporrà ai tecnici; mentre per la proposta del fossato dichiara di avere poche speranze di addivenire ad un accordo pacifico con il Zordan, ma che comunque lo contatterà per verificarne la disponibilità (a sua detta, qualsiasi tentativo di esproprio su quel lato sarebbe ad estremo rischio di blocco da parte del TAR, quindi non vale la pena considerare tale possibilità).

Vengono poi presi in considerazione alcuni dettagli tecnici: il posizionamento dell'attraversamento pedonale rialzato, che dovrà essere situato tra le proprietà Savio su un lato e Possia sull'altro; la necessità di mettere, all'altezza della proprietà Campagnolo, degli archetti di interruzione pista ciclabile per risolvere il problema della ridotta visibilità in quel punto; la necessità di inclinare correttamente i canali di scolo per poter far sì che le acque defluiscano correttamente.

Nella seconda metà di gennaio verrà presentato il progetto semi-definitivo, al quale poi i singoli frontisti potranno proporre le modifiche necessarie per armonizzare lo stesso con la loro realtà.

venerdì 24 dicembre 2010

Il progetto del percorso ciclo pedonale presentato agli abitanti di via Terminon

Giovedì 23 dicembre 2010, presso la sala consigliare del Comune di Castegnero, il Sindaco Campagnolo ha illustrato alla ventina di abitanti di via Terminon convenuti, il progetto del percorso "ciclo pedonale" (come si chiama ora, invece di "pedociclabile") per la stessa via.

Dopo un avvio un po' movimentato della serata, dovuto a richieste riguardanti argomenti che nulla avevano a che fare con l'argomento in oggetto (fognature, essenzialmente), il Sindaco ha chiarito che il Comune ha deciso di procedere assumendosi per il momento l'onere completo del finanziamento del progetto, in modo da far partire i lavoro nel 2011, e contando poi di recuperare una parte della cifra grazie ai contributi di altri enti (Provincia, in primis).
Ha poi ringraziato Chiara e Daniele Binaghi e Federico Cervellin per essersi spesi nella raccolta di firme per la petizione che è poi stata presentata al Comune, lasciando infine la parola al progettista, ing. Daniele Guarda.
Questi ha chiarito quali sono state i criteri a cui si è attenuto:
  • non andare ad interferire con le attuali recinzioni, per quanto possibile;
  • creare un percorso quanto più possibile ciclabile, dato che per una pista ciclabile vera e propria non ci sarebbero stati i soldi per gli espropri necessari;
  • la larghezza di 1,50 m lungo tutto il percorso permette di rispettare i confini, e al contempo di realizzare pure la fascia di rispetto (rispettivamente 50 cm di cordolo e 40 cm di scolina per le acque);
  • l'amministrazione ha proposto che i privati cedano gratuitamente le parti esterne alle loro recinzioni, abbattendo quindi i costi;
  • un cavo Telecom molto importante è presente lungo la strada, per un tratto (quello più vicino al centro paese) sul lato direzione Villaganzerla, e per un secondo tratto sul lato direzione Montegalda; tale cavo, per essere spostato, comporterebbe probabilmente ritardi enormi sulla tempistica dei lavori; mentre se si decidesse di realizzarvi sopra il percorso, comporterebbe tutta una serie di protezioni particolari che aumenterebbero notevolmente i costi.
Si è perciò pensato di realizzare un attraversamento, individuato approssimativamente tra le abitazioni di Campagnolo (padre del Sindaco) e Centomo, per connettere un primo pezzo di percorso sul lato direzione Montegalda con un secondo pezzo sul lato direzione Villaganzerla.

Il signor Enzo Dall'Igna afferma a questo punto che, se non viene prima realizzata la fognatura e non vengono installati dei limitatori di velocità, lui non ha alcuna intenzione di cedere il terreno; il Sindaco gli risponde che in tal caso si dovrà allora procedere con un esproprio. L'ingegner Guarda fa notare che la provincia ha tutto l'interesse a che venga creata un percorso pedonale sulla strada provinciale, mentre più difficilmente investirebbe nella realizzazione di una condotta fognaria.

Uscito il Dall'Igna, e tornati al tema della serata, l'ingegner Guarda spiega che la larghezza del percorso dovrebbe necessariamente essere variabile, adattandosi alle attuali esistenti recinzioni. In alcuni punti ci sarebbero infatti più dei 1,5 m minimi progettati. Conferma inoltre che il progetto non prevederebbe un allacciamento a via Cortelunga, come invece richiesto nella petizione.

I signori Bettinardi, abitanti in fondo a via Terminon, dicono di essere interessati ad un prolungamento del percorso fin dopo la curva, e che sarebbero disponibili a cedere anche una parte del loro terreno nel caso fosse necessario per mancanza di spazio all'interno dell'attuale recinzione. Daniele fa presente che tale disponibilità va tenuta in considerazione, anche perché permetterebbe di poter servire anche tutti gli abitanti di via Cortelunga. Il Sindaco conferma che la riunione odierna serve proprio per verificare la disponibilità dei proprietari, poi si proseguirà con i lavori.

Il Sindaco afferma poi che:
  • l'attraversamento della strada non sarà a raso, ma piuttosto rialzato (Daniele fa notare che è bene che si preveda un rialzo, per ottenere un effetto rallentante sui veicoli di passaggio), differentemente da quanto invece realizzato lungo la Riviera Berica nei pressi della nuova rotatoria (dove si è seguita una decisione comune a tutti gli attraversamenti di quella ciclabile);
  • il percorso sarà ciclo-pedonale, ovvero sarà garantita su di esso la possibilità di utilizzo delle biciclette (punto importante, perché come Daniele ricorda lo stesso Sindaco in precedenza si era detto contrario all'utilizzo dei marciapiedi da parte di ciclisti).
L'ingegner Guarda aggiunge. rispondendo a richieste di alcuni dei presenti, che la sosta temporanea di veicoli deve essere, appunto, temporanea, e si deve comunque lasciare uno spazio sufficiente al passaggio degli utilizzatori del percorso.

A questo punto Giancarlo Zordan e Paolo Sassaro chiedono che fine farà la parte esterna delle loro recinzione, perché vogliono mantenere i loro "diritti" di parcheggio pregressi; mentre la situazione del Sassaro sembra risolversi bene, il Zordan afferma di non essere intenzionato a rinunciare al "suo" parcheggio (che, sue parole, al momento investe sì una parte della provinciale, ma per il quale avrebbe avuto autorizzazione dalla Provincia stessa), e quindi di non voler cedere il suo terreno.

Il Sindaco prende atto della cosa, dichiarando che vedrà di parlare con i singoli interessati per cercare di addivenire ad una soluzione che non implichi l'esproprio; e che se non si riuscisse a venirne fuori, si tornerebbe al progetto iniziale, ovvero la realizzazione dell'intero percorso sul lato verso Montegalda (anche se questo comporterebbe le problematiche già discusse relative al cavo Telecom).

I singoli convenuti passano poi all'esame del percorso per le parti che li riguardano più da vicino, con assicurazione da parte dell'ingegnere che in casi di ridotta larghezza dello spazio si valuterà caso per caso cercando di aggiustare la situazione.

L'ultima dichiarazione del Sindaco riguarda le tempistiche: se si procedesse senza intoppi, si prevede di dare gli appalti in primavera e quindi cominciare i lavori durante l'estate, sperando poi di poterli concludere entro l'inverno 2011 o, al più tardi, entro la primavera 2012.


Fin qui, la cronaca. Il commento di chi scrive è che è incredibile come molti (non tutti, per fortuna) dimostrino nulla lungimiranza e senso del bene pubblico, guardando solo alle piccole acquisizioni di "diritti" (quanto poi lo siano, è tutto da dimostrare: vantare proprietà solo perché fino ad ora si è usata una porzione di strada provinciale per i propri comodi è una cosa, averla veramente è un'altra) che hanno saputo realizzare fino ad oggi. Qualcuno si è spinto fino a dire: "beh, in fin dei conti a me cosa interessa un percorso del genere, le mie figlie ormai sono grandi e non c'è più bisogno di spingere la carrozzina?!". Al pensare di aver preso freddo per raccogliere firme anche per gente così, perché anche loro potessero un giorno camminare più al sicuro su questa strada, e poi sentire questi discorsi, verrebbe davvero voglia di mandarli tutti al diavolo, o peggio...

lunedì 20 dicembre 2010

Riunione posticipata

A causa di un impegno improrogabile del Sindaco Campagnolo, la riunione già prevista per lunedì 20 dicembre è stata spostata a giovedì 23, ore 20:30, sempre presso la sede comunale.

giovedì 16 dicembre 2010

Riunione convocata presso il Comune di Castegnero

Il giorno 16 dicembre 2010 è stata recapitata ai residenti in via Terminon la seguente comunicazione:
L'amministrazione Comunale ha previsto nel corso dell'anno 2011, all'interno delle opere triennali, la realizzazione del percorso in oggetto [Percorso ciclo pedonale Via Terminon, N.d.A.].
Essendo tale opera a conclusione progettuale, la Signoria Vostra è invitata ad una riunione presso il Comune di Castegnero - Sala Consiliare - il giorno lunedì 20 dicembre 2010 alle ore 20,30 per osservazioni e valutazioni, al fine di completare l'iter burocratico e predisporre i relativi appalti.
Sicuro della Vostra partecipazione, cordialmente.
Il Sindaco
Gian Carlo Campagnolo

Alcune note a margine:
  • il Sindaco ha mantenuto la promessa anticipata qualche settimana fa, di convocare gli interessati per discutere assieme del progetto;
  • l'oggetto della comunicazione è "percorso ciclo pedonale", il che fa ben sperare per la possibilità di utilizzare la zona protetta anche per le biciclette;
  • è confermata la realizzazione del progetto nell'anno 2011.
Ora, non resta che aspettare lunedì, e vedere poi i risultati...

lunedì 13 dicembre 2010

Al proposito di attraversamenti pedonali e ciclabili rialzati

Una possibile soluzione per un eventuale attraversamento del percorso pedociclabile da un lato all'altro della strada è quella adottata, per esempio, sulla S.S. Padova-Vicenza: gli attraversamenti pedonali e ciclabili rialzati.

La normativa attuale (Decreto Presidente Repubblica N. 495 del 16/12/1992, articolo 179 comma 12) recita:
Su tutte le strade, con sola eccezione dei tipi A e B dell’art. 2 comma 2 del C.d.S., per tutta la larghezza della carreggiata, ovvero per una o più corsie nel senso di marcia interessato, si possono adottare sistemi di rallentamento della velocità costituiti da “attraversamenti ciclo-pedonali rialzati”.
I sistemi di rallentamento “attraversamenti ciclo-pedonali rialzati” sono realizzati permettendo il collegamento tra il piano rialzato dell’itinerario ciclopedonale e la sede stradale senza superamento di dislivelli (al fine di aumentare le condizioni di sicurezza di pedoni e velocipedi) e si configurano come modifica dell’andamento longitudinale stradale. La tipologia fondamentale consiste nel raccordo a raso realizzato mediante rialzamento localizzato della sede stradale in corrispondenza degli attraversamenti. L’altezza è dimensionata in relazione alle condizioni della sede stradale e si raccorda con la quota dell’itinerario ciclopedonale. La pendenza, a seconda
del tipo di strada, può variare sino ad un massimo del 10%.
L’Ente proprietario della strada, per la segnaletica stradale verticale può utilizzare, solo in analogia a quanto stabilito dal presente articolo, i simboli di “dosso” e “limite di velocità massima” con distanza minima di 20m dall’elemento verticale.

Nota: le tipologie A e B citate corrispondono a A - Autostrade e B - Strade extraurbane principali; via Terminon non è classificabile con tali tipologie, quindi l'articolo citato si può tranquillamente applicare ad essa.

Il Ministero dei Lavori Pubblici (protocollo 2867/200) al riguardo di questo tema dice:
...si comunica che gli attraversamenti pedonali rialzati non possono essere classificati come dossi di rallentamento della velocità ai sensi dell'articolo 179 del regolamento di esecuzione ed attuazione, perché la loro geometria è diversa da quanto previsto dalla norma richiamata e non possono essere segnalati come rallentatori di velocità.
Le stesse opere si configurano quale modifica al profilo longitudinale di una strada e per esse non occorrono particolari autorizzazioni di questo ufficio quanto piuttosto di motivazioni tecniche di opportunità o necessità che lo stesso ente può e deve valutare.
Tali opere possono essere eseguite dall'Ente proprietario della strada, utilizzando esclusivamente materiali previsti dalla vigente normativa, e garantendo comunque la percorribilità della strada, assumendosi la responsabilità di eventuali inconvenienti o danneggiamenti di veicoli che abbiano a verificarsi per effetto di tali modifiche.

Riassumendo: in via Terminon sarebbe possibile realizzare attraversamenti rialzati, che non si configurerebbero come dossi di rallentamento ma ne avrebbero la funzione pratica; tale opera dovrebbe essere eseguita dalla Provincia, e non abbisognerebbe di particolari autorizzazioni.